Le mie creature hanno una natura eclettica e variegata: passando dalla ricostruzione storica degli abiti alle eco installazioni, dal disegno alla scultura, sperimentando forme e colori attraverso l’utilizzo di diversi materiali: tessuti, carta, elementi naturali, paste di argilla modellabili e resine creando opere indossabili e habit_abili. Traggo ispirazione dai paesaggi collinari e dal paesaggio: la natura è una maestra assoluta in grado di rinnovarsi sempre. I materiali sono anche recuperati, lavorati a mano come in un intreccio per cucirli insieme, come le relazioni, i colori abbinati secondo rituale; dipinti, ricamati, come per tracciare segni nel tempo, unendo tecniche del passato, ecosostenibilità e innovazione. Tagli e pieghe danno forma a morbide architetture, che rivestono il corpo e l’ambiente con sensazioni di armonia e delicatezza. Attraverso la mia ricerca stilistica, voglio rievocare la passione per la manualità, assecondando la mutevolezza e l’unicità di ogni individuo, ogni natura. Credo che l’arte si stia muovendo verso un rinnovamento interattivo con la società. Sviluppare progetti sul territorio, dando vita a interazioni tra arte e cultura del luogo, facendo una programmazione a lungo termine, può aiutare la società stessa a desiderare un cambiamento positivo, con la volontà di investire anche in una missione e visione condivisa e partecipata. Vedo il futuro come un presente costante, voglio raccontare e condividere con molte più persone i progetti che porto avanti, in maniera tale che si costituiscano nuove reti di imprese, istituzioni e privati, capaci di collaborare in maniera autosostenibile e diffusa. Voglio che mie installazioni comunichino il territorio e restituiscano il sorriso. |